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Ciao Presidente

Il 21 dicembre è morta Elena Fava, la nostra Presidente.                       ELENA NUOVA 1

Dal 2002, anno di nascita della fondazione dedicata a suo padre, ha portato in tutta Italia il messaggio, il ricordo attivo e soprattutto la lezione umana di Giuseppe Fava .

Senza risparmio ha insegnato ai giovani la dignità del lavoro a “schiena dritta”, ripetendo sempre che “il concetto etico del giornalismo mio padre lo scrisse per il giornalismo, ma è valido per qualunque mestiere si faccia, perché lo devi avere sempre dentro di te questo spirito etico.”

Vorremmo ricordarla con le parole (tratte da un’intervista che le fece Massimiliano Perna nel dicembre 2013) “ A me non piace l’utilizzo del termine eroe per indicare questi personaggi che hanno lottato contro la mafia e sono stati uccisi, perché equivale a dire che erano diversi e che noi non potremo mai fare ciò che hanno fatto loro. Invece non è così. Sono tutte persone coerenti con il proprio lavoro, che amavano quel lavoro, che avevano la voglia della verità, il rigore morale ed etico dell’attività che svolgevano. Non erano eroi e non lo sono mai stati. Sostenere il contrario è solo una maniera per scrollare le spalle e girare lo sguardo dall’altro lato, un modo per dire noi non centriamo, noi non possiamo essere come loro.”

Di queste parole, da donna, da medico, ha fatto la sua regola di vita, dimostrando, con un rigore inaspettato perché coperto sempre da un sorriso luminoso, che la memoria non è un esercizio sterile ma può, anzi deve, essere sempre lo strumento per far crescere nei giovani, e anche nei meno giovani , una coscienza e un impegno civile.

Giornata della Memoria a Tremestieri Etneo

Libera, 20 anni di impegno e lotta per la legalità: iniziativa a Tremestieri Etneo

20 anni fa, 3 anni dopo le stragi dei giudici Falcone e Borsellino. Oggi è una realtà radicata nella società italiana. Anche nell’hinterland etneo, dove tra le pluralità di voci e gruppi che fanno parte di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie), il presidio di Tremestieri Etneo, intitolato a “Giuseppe Fava”, ha organizzato una giornata dell’impegno e della memoria delle vittime di mafia coinvolgendo alcune scuole del territorio. Il tutto nella giornata odierna del 25 marzo 2015, una data simbolica che segna i 20 anni di nascita dell’associazione.

2015 TremestieriGrandi e più piccoli di età si sono riuniti insieme nella lotta per la legalità. Una battaglia culturale incentrata sulla memoria. Dario Montana, fratello di Beppe Montana, vittima della mafia, ha ricordato che la memoria delle vittime innocenti di mafia “deve innescare la genesi di una memoria collettiva, in grado di edificare in ognuno di noi un senso nuovo della storia da cui ripartire verso una strada fatta di legalità e giustizia”.

Maria Teresa Ciancio, vicepresidente della fondazione Giuseppe Fava, ha battuto il tasto sull’importanza della verità, come fonte per arrivare alla giustizia. Nel farlo ha ricordato i tanti depistaggi che per anni hanno colpito la figura di Giuseppe Fava prima che fosse definitivamente annoverata tra quelle delle vittime di mafia. “Molte delle opere di Giuseppe Fava oggi sono sconosciute” ha ricordato la Ciancio.

Bambini delle scuole e insegnanti tra i protagonisti, con la lettura degli oltre 900 nomi e vittime innocenti di tutte le mafie. Un passo commovente, che Domenico Adamo, referente del presidio Libera paesi etnei, intitolato a Giuseppe Fava, ha definito come il “più importante perché in grado di alimentare e innescare la memoria e l’impegno tra i più piccoli, creando in loro un senso profondo di legalità e giustizia”

 

31° ANNIVERSARIO: La mafia comanda (ancora) a Catania?

Catania, 5 Gennaio 2015 – Centro Culturale Zō

La mafia comanda (ancora) a Catania?

È l’interrogativo proposto dalla Fondazione Fava per il dibattito di quest’anno. Al Centro Culturale Zō, coordinati da Antonio Condorelli, hanno espresso il proprio punto di vista Rosi Bindi, Lirio Abbate, Claudio Fava e Sebastiano Ardita.

Un titolo provocatorio, naturalmente.

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31° ANNIVERSARIO CATANIA PALAZZO DELLA CULTURA

4 Gennaio 2015 – Catania Palazzo della Cultura 

Nessuna cerimonia sarà veramente e pienamente sufficiente e adeguata finché l’insegnamento e l’esempio di Giuseppe Fava non entreranno stabilmente e durevolmente nella vita e nella coscienza della comunità, e finché la sua opera non diventerà materia di studio e di riflessione nelle scuole e nelle università.                                                                                                       Un percorso già iniziato in alcune città italiane, e che è necessario si attivi anche in Sicilia e nella nostra Catania.

Con queste parole Nino Milazzo, Presidente del Teatro Stabile di Catania, ha presentato il pomeriggio di approfondimento teatrale che ha aperto le manifestazioni per il 31° anniversario dell’assassinio mafioso di Giuseppe Fava.

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31° ANNIVERSARIO PALAZZOLO ACREIDE PREMIO FAVA GIOVANI

4 GENNAIO 2015

Gremita l’aula consiliare del Comune di Palazzolo Acreide per l’edizione 2015 del Premio Fava Giovani, organizzato come ogni anno dal Coordinamento Fava, guidato da Nello Gibilisco.

01 locpremio giovani201502 Premio Fava 2015 Sala Consiliare

Dopo la proiezione del film I Ragazzi di Pippo Fava, un vivace dibattito ha analizzato il giornalismo di ieri e di oggi, quello dei Siciliani di Fava e quello odierno. Attenzione estrema ai fatti, ricerca e rigorosa verifica della notizia, le necessità per una informazione realmente libera ed efficace.

A conclusione del dibattito, Maria Teresa Ciancio, Vicepresidente della Fondazione Giuseppe Fava, ha consegnato il Premio Fava Giovani 2015 a Lorenzo Tondo della redazione palermitana di Repubblica, e una Menzione speciale della Fondazione Fava a Ismaele La Verdera, per l’inchiesta sugli scrutatori di Villabate.

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OMAGGIO A GIUSEPPE FAVA – Roma 4 Novembre 2014

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OMAGGIO A GIUSEPPE FAVA

 

 

Una serata teatrale organizzata da Marta Bifano nella Sala delle Crociere del Ministero dei Beni Culturali e Turismo, ha concluso le numerose manifestazioni organizzate in tutta Italia per il trentesimo anniversario dell’uccisione di Giuseppe Fava, il giornalista assassinato dalla mafia il 5 gennaio 1984, davanti al teatro Verga di Catania.

Ida di Benedetto e Marta Bifano, insieme agli attori Enrico Lo Verso, Fabrizio Monaldi e Lorenza Sorino hanno letto brani teatrali di Fava, selezionati da Elena Fava. Si tratta del medesimo repertorio che, con il titolo Tutti in Scena, Giuseppe Fava, l’uomo, il suo teatro, aveva aperto le celebrazioni del trentennale il 4 Gennaio 2014 al Teatro Verga di Catania.

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Il Teatro di Giuseppe Fava di nuovo in libreria

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Alla Fiera del Libro di Torino, nel trentennale della morte di Giuseppe Fava, la casa editrice Bietti di Milano presenta il primo volume di una nuova edizione del Teatro di Giuseppe Fava, che giunge in libreria a ventisei anni dall’edizione dell’Editore Tringale di Catania (1988). Opera meritoria quella della Bietti, curata da Massimiliano Scuriatti, che propone i testi teatrali non solo a uso e consumo degli addetti ai lavori, ma come momento di lettura autentica per lo spettatore-lettore.

Verso lUomo e la Verità. Il teatro di Giuseppe Fava

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LO DECIDE IL VENTO…

Il progetto VeLegalmente, promosso dall’associazione Centro Koros con la partnership di Fondazione Giuseppe Fava, raccontato in un documentario, una storia siciliana di riscatto, di crescita e voglia di cambiare!

“Se sei cresciuto a Catania, se a 17 anni sei già uno spacciatore e vieni arrestato, quante possibilità hai di venirne fuori? Non molte, ad occhio! Nino ce l’ha fatta grazie a una barca a vela e alle persone che ci lavorano.”

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TRENTENNALE

 

Numerosi eventi hanno caratterizzato il Trentennale dell’assassinio mafioso di Giuseppe Fava.

Il 23 dicembre 2013, al Teatro Massimo Bellini di Catania, è stato proiettato in anteprima il Film “I Ragazzi di Pippo Fava”, tratto dal libro Mentre l’orchestrina suonava gelosia di Antonio Roccuzzo, prodotto da Cyrano New Media per Raifiction e Raitre, con la regia di Franza Di Rosa.

Il 29 dicembre 2013, il Fatto Quotidiano (131229 FATTO Q1) ha dedicato a Fava le due pagine centrali, offrendo ai lettori un’ampia trascrizione dell’intervista di Enzo Biagi del dicembre 1983 sottolineando la stupefacente attualità del suo giornalismo (131229 FQ TRATTATIVA).

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MIRACOLO CIVILE

Antonio Roccuzzo

martedì 19 marzo 2013

Ieri in una stanza di un palazzone romano di viale Trastevere è successo un piccolo “miracolo” civile. La parola – mi rendo conto da ateo convinto – va fin troppo di moda, dopo l’irruzione in scena di papa Francesco, ma qui non c’è nulla di cattolico, state tranquilli. Anche se di miracoli così ce ne sono tanti tra le pieghe nascoste d’Italia e molti altri ne dovrebbero accadere.

E’ accaduto, e io ne sono stato testimone, che il Ministero dell’istruzione ha firmato un’intesa con la Fondazione Giuseppe Fava. Elena Fava, la figlia del giornalista ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio 1984 e mio maestro di giornalismo, e la professoressa Giovanna Boda, responsabile del dipartimento dello studente del Miur, hanno messo la firma sotto sette fogli di carta. “Da oggi ci siamo alleati”, ha detto una sorridente “burocrate” che non ha nulla di burocratico nei toni e nelle parole.

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