29° ANNIVERSARIO 5 GENNAIO 2013

5 Gennaio 2013 – Via G. Fava

Adriana Laudani

Ogni anno il 5 gennaio, nel ricordo di Pippo Fava, ci ritroviamo insieme per rinnovare un impegno, per capire ciò che accade intorno a noi, per allungare la linea di un percorso di conoscenza e di azione. I fatti che hanno segnato l’anno che ci lasciamo alle spalle indicano una crisi di sistema di proporzioni inedite: per le nuove povertà generate, per i diritti negati, per la separazione drammaticamente consumata tra esercizio del potere e principio di legalità.

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Nuovi Fiori

Alle 10:00 del mattino dell’8 gennaio 2012,  la Catania civile si ridà appuntamento in via Fava. L’indignazione è grande, ma si è anche lieti di essere ancora una volta presenti!                                                             Il Comune ha mandato i giardinieri a mettere una nuova corona.

Chiunque sia stato, si vergogni!                           Noi continueremo ad esserci.

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Inaspettato Fuori Programma “dove sono i fiori?”

Sono le ore 22:00 del 6 gennaio 2012. Qualcuno, in giro per la città godendosi l’ultimo giorno delle festività natalizie, passa da via Fava e s’indigna! É mai possibile?  dove sono i fiori?

dove sono i fiori?

Sotto la lapide di via Fava non c’era più nulla; né la corona d’alloro del Comune (deposta alla chetichella dai giardinieri comunali nelle prime ore della mattina di giorno 5), né i fiori della famiglia, né quelli di altri cittadini.  É mai possibile?

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28° ANNIVERSARIO 5 GENNAIO 2012

La ricorrenza del 5 Gennaio, quest’anno è stata caratterizzata dalla 00 Manifesto 2012sobrietà degli eventi organizzati. Una precisa volontà della famiglia e della Fondazione Fava.                             Abbiamo voluto, ha detto Elena Fava, che fosse un momento di riflessione da parte di tutti coloro che si sentono vicini al messaggio e all’impegno civile di Giuseppe Fava. Un momento di riflessione per chi da ventotto anni si da appuntamento in quest’angolo di città tra i più eterogenei, un momento di riflessione per i più giovani che non hanno conosciuto Fava, perché sia anche una loro memoria.

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Un sentito grazie a …

L’affetto e la riconoscenza della Fondazione Giuseppe Fava e della Cooperativa de “I Siciliani” a tutti gli amici sottoscrittori che, con il loro sostanziale contributo hanno evitato il pignoramento della casa  natale di Giuseppe Fava, e delle case dei componenti il CDA della cooperativa “ I Siciliani”.  Grazie a tutti!

ELENCO DEI SOTTOSCRITTORI

ABARE ANGELA, ACERBI LUISA, AGLIERI RINELLA ANNA MARIA, AGOSTINI ELENA, AIELLO ANGELO (per conto Associazione Culturale), ALBINO DONATELLA, ALICINO GIUSEPPE, AMATI DANIELA, ANGELA ROSA, ANIELLO TROCCHIA, ANITA ROSA, ANONIMO, ANPI sezione OLTRARNO, ANTONINI STELVIO, APOSTOLICO ALFONSO CAMPAGNA, ARNONE MARCO, ARTIOLI LEONZIO, ASSO PIERFRANCESCO, ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA “RITA ADRIA”, ASSOCIAZIONE G.A.P.A GIOVANI, ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA, Continua la lettura di Un sentito grazie a …

Elena Fava al Rotary Club Padova Nord

 

 

 

 

 

 

 

Il 18 maggio 2009, su invito di Andrea Ziveri, Presidente del Rotary Club Padova Nord, Elena Fava ha presentato ai soci del club la figura del padre e le finalità e attività della Fondazione.
Oltre all’attività giornalistica e al ricordo del concetto etico di giornalismo, Elena ha delineato tutti gli aspetti di Fava che ne fanno un intellettuale a tutto tondo, dalla drammaturgia, alla saggistica, all’opera pittorica.
Il vivace dibattito che ha seguito la relazione del presidente della Fondazione ha consentito di approfondire molti aspetti della cultura mafiosa (ormai infestante tutto il Paese e non solo la Sicilia, ha aggiunto Elena) ed è culminato nell’invito-proposta di poter presto organizzare a Padova una mostra dei dipinti di Giuseppe Fava.

Padova conosce Giuseppe Fava

Dal 22 aprile 2009 l’opera omnia di Giuseppe Fava è alla Biblioteca Civica di Padova, nel nuovo Centro di Arte e Cultura San Gaetano, in via Altinate.
Favorevolmente colpita dalla razionale organizzazione della nuova sede che conferisce una elevata fruibilità del patrimonio librario alla popolazione, nonché dalla presenza di numerose opere di letteratura e teatro contemporaneo, Elena Fava ha manifestato alla Direzione della Biblioteca il desiderio di donare alla splendida città veneta l’opera omnia di Giuseppe Fava.
La donazione è stata formalizzata mercoledì 22 Aprile a Palazzo Moroni (sede del comune di Padova) alla presenza del Sindaco Flavio Zanonato e del Segretario Generale del comune Elio Contino.

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Venticinque anni!

Nella ricorrenza del 25° anniversario della morte di Giuseppe Fava, la fondazione a lui intitolata ha organizzato una intensa tre giorni di memoria e di attività.
Il 2 Gennaio, in una conferenza stampa al teatro Brancati di Catania, il presidente della fondazione ha illustrato l’intenso programma, e presentato le due pubblicazioni più recenti, il volume “Processo alla Sicilia” (riedizione dell’inchiesta pubblicata nel 1967 dalla ITES) e il CD/DVD contenente la scansione completa di tutti i numeri de I Siciliani. Quasi scontate le domande le domande dei partecipanti: come ci si sente dopo 25 anni; cosa ha provato quella sera di venticinque anni fa. Solo i più giovani, timidamente, si interrogano su cosa avrebbe scritto oggi Fava se fosse ancora vivo.
Molti dei suoi scritti sono di un’impressionante attualità, risponde la figlia Elena, il messaggio di Fava non è soltanto attuale come invito alla verità, ma anche e soprattutto per la persistenza del sistema affaristico-criminale. Molte delle inchieste del 1967 sembrano scritte ieri.

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Correva l’anno…

È il tema scelto dalla Fondazione Fava in occasione del venticinquesimo anniversario del primo numero de I SICILIANI (Dicembre del 1982).

Un’esperienza giornalistica ed editoriale unica. Un mensile, con una veste tipografica da rivista culturale, che ha fatto un giornalismo a 360° e soprattutto ha informato. Un giornale libero che non fu mai un giornale di tendenza contro la mafia, assolutamente differente dalla stampa antimafia che avrebbe visto la luce dopo quegli anni.

Un giornale lontano anni luce dal giornalismo ideologico, che motiva ed interpreta i fatti secondo la propria ideologia, e altrettanto lontano dal giornalismo moderno, obiettivo principale il mercato, che si preoccupa di riempire, con notizie date più o meno correttamente, gli spazi tra una pubblicità e l’altra.
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