IL PROBOVIRO

in scena al Teatro delle Muse di Catania nel 1972

…la vostra libertà l’avete consegnata ad alcuni individui e per vigliaccheria, avidità o pigrizia, li avete scelti come vi faceva comodo: quelli più disposti ad essere corrotti, a stabilire prezzi e ricompense per tutto…

Editrice Sud (c/o ITES), Catania 1972
Il personaggio, sul modello dell’ispettore gogoliano, spinge una città corrotta a prendere coscienza del marcio sociale e civile che la contraddistingue. Facendo uso di una comicità amara, a volte anche grottesca, viene evidenziata la parte più profonda della coscienza umana, per capirne le mascherature e le esteriorità. L’autore ha rimaneggiato il testo più volte, riducendolo e riadattandolo alle esigenze di rappresentazione che si presentavano di volta in volta, portandolo in scena sia come IL PROBOVIRO sia come OPERA BUFFA. Quest’ultimo titolo è stato utilizzato soprattutto per le rappresentazioni estive, nelle quali erano esaltati l’aspetto comico e grottesco.