Tutte le cose accadute indietreggiarono nel tempo, e diventarono una fotografia vecchia e gialla, dalla quale talvolta, per un attimo, si staccava un volto per venirci incontro e subito spariva in mezzo alla vita, come in un balletto. Giuseppe Fava – Pagine
Giuseppe Fava era un giornalista ed uno scrittore di teatro. Per guardare i suoi quadri e le sue incisioni è necessario partire da questa prospettiva. Ad un certo momento della sua vita egli ha sentito che i colori e le forme potevano servire, almeno quanto la parola scritta, a dare una dimensione ancora più netta e drammatica ai personaggi ed ai sentimenti. I sentimenti come ha dovuto scrutarli ben dentro la loro reale misura umana, per raccontarli sulla pagina del giornale o sulla scena. E i personaggi: violenti, dolorosi, grotteschi, patetici, trionfanti, o miserabili, come egli li ha conosciuti o evocati secondo la sua emozione o fantasia.
Sia nella pittura che nella grafica sono quasi sempre sentimenti e personaggi del Sud. Il Sud, anche questo bisogna intenderlo bene, non è un territorio determinato del mondo, ma una dimensione dell’anima, cioè quella realtà esistenziale dentro la quale i sentimenti sono spinti al limite estremo della loro umanità. L‘odio è odio, l‘amore è amore!
Presentazione di Elena e Claudio Fava
Presentazione artistica di Francesco Gallo
Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia, di Giovanna Mori
Personali
1966, gennaio, Roma, Galleria San Marco
1967, maggio, Catania, Circolo della Stampa
1975, settembre, Catania, Galleria La Fenice
1975, ottobre, Roma, Galleria Il Gabbiano
1975, novembre, Roma, Galleria Sirio
1986, dicembre, Catania, Centro culturale Incontri
2001, luglio, Taormina, Chiesa del Carmine
2019, aprile, Milano, Biblioteca Palazzo Sormani
2020, febbraio, Catania, Galleria d’Arte Moderna
2022, aprile-maggio, Padova, Scuderie Palazzo Moroni