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Rassegna sul teatro di Giuseppe Fava (Roma 12 giugno 2024)

Mercoledì 12 giugno 2024, alle 19:00, al Teatro Marconi (v.le Guglielmo Marconi 698/E) Claudio Fava e Francesco Merlo presenteranno la Rassegna sul Teatro di Giuseppe Fava, allestita dal Gruppo Teatro Metis, che andrà in scena dal 16 al 26 giugno.

Calendario

Teatro Marconi (v.le Guglielmo Marconi 698/E)

16 giugno   La violenza

17 giugno   Rivoluzione

18 giugno   Pagine

Teatro di Villa Lazzaroni (via Appia Nuova 522 – via Tommaso Fortifiocca, 71

24 giugno   Bello, bellissimo

25 giugno   America, America

26 giugno   Il Proboviro

 

COPERTINA MAESTRA E DIAVOLO 1

La maestra e il diavolo (18 maggio 2024)

Quattro inediti documenti dell’archivio di Giuseppe Fava raccontano l’iter editoriale del romanzo La maestra e il diavolo, noto con il titolo di Gente di rispetto. Titolo che Fava non gradì mai, perché Il romanzo non è un thriller di mafia, come potrebbe sembrare e come fu accolto da critica e pubblico nel 1975.

Viene ripubblicato quarant’anni dopo l’uccisione mafiosa di Giuseppe Fava, dedicato soprattutto a chi quarant’anni fa non era ancora nato. Viene ripubblicato perché ormai introvabile.

Un testo ancora attualissimo, per il ruolo che assegna alla donna, per il ruolo (oggi alquanto screditato) che assegna all’insegnamento e alla scuola in genere, per la sottolineatura che fa di diseguaglianze e  corruzione quali causa-effetto di quanto viviamo nella società del nostro tempo. Senza alcuna visione autoassolutoria del Sud e dei mali che lo affliggono.

Sabato 18 maggio 2024, al Mondadori Bookstore di piazza Roma a Catania

FGF & USR

Consegnati il Premio Giovanna B Mori e i Premi del concorso giornalistico «apri la finestra sulla tua città …»

Venerdì 10 maggio, nella raccolta ma suggestiva cornice del Piccolo Teatro della Città, pieno di giovani studenti provenienti da tutta la Sicilia, sapientemente guidate dalla giornalista Luisa Santangelo si sono svolte le due annunciate premiazioni indette dalla Fondazione Giuseppe Fava e dall’Ufficio Scolastico Regionale.

Hanno aperto i lavori Francesca Andreozzi, Presidente della Fondazione, e il Dott. Emilio Grasso, Dirigente dell’Ambito territoriale di Catania dell’URS che hanno illustrato obiettivi e programmi della giornata.

A seguire, Giuseppe M Andreozzi ha ricordato la figura di Giovanna B Mori, storica dell’arte padovana prematuramente scomparsa, che ha maggiormente studiato l’opera pittorica e grafica di Giuseppe Fava associando all’analisi tecnica una fullimmersion sui suoi scritti e la sua biblioteca, lasciandoci un prezioso saggio artistico, vero punto di riferimento per chi volesse studiare il «Fava Pittore». Andreozzi ha anche ricordato l’iter che, per iniziativa di Fabrizio Ricci, marito di Giovanna Mori, ha portato alla istituzione del «Premio Storico Artistico Giovanna Berenice Mori», che vuole stimolare studi e approfondimenti sulla pittura faviana. Subito dopo s’è svolta la premiazione dell’edizione 2023.

Luisa Santangelo, Fabrizio Ricci e Giuseppe Maria Andreozzi

Al secondo e terzo posto si sono classificati Andrea Giovanni Calì di Catania, e Giulia Rossi di Milano, rispettivamente con i saggi «Espressività e fisiognomica nella produzione artistica di Giuseppe Fava», e «La maschera come espediente narrativo: James Ensor e Giuseppe Fava».

Il primo premio è stato assegnato a Elena Cantarella da Catania per il saggio «Giuseppe Fava: oltre il segno», per avere presentato in modo puntuale e preciso, asciutto e piano il lavoro artistico di Giuseppe Fava, coniugandolo con le principali intenzioni artistiche antropologiche e culturali dell’autore. È questo certamente il caso dell’introspezione, del doppio, dello studio sui volti, ironica denuncia caricaturale che Fava mette continuamente in atto e che la candidata intercetta bene. Tale lettura appare innovativa e valido approfondimento dell’opera faviana. Oltre all’attestato, il Dr. Fabrizio Ricci, marito di Giovanna Mori, medico padovano e patrocinatore del premio, ha consegnato alla vincitrice, come previsto dal bando di concorso, un assegno di 1.500,00 €.

Elena Cantarella riceve l’attestato di vincitrice con la relativa motivazione
Fabrizio Ricci consegna l’assegno di 1.500,00 €

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo un intermezzo musicale  a cura dell’Orchestra «Musicainsieme a Librino» [Alice Cardella,violino; Sofia Biamonte, violino; Ruggero De Zan, violoncello, Valentina Caiolo, violino] che hanno eseguito «Aria sulla quarta corda di JS Bach», «Hallelujah di Cohen» e «Battaglia contro i mulini a vento, dalla suite Don Chisciotte di GP Teleman», la seconda parte della mattinata è stata dedicata al concorso giornalistico bandito lo scorso 5 gennaio 2024 dalla Fondazione Fava in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale nel 40° anniversario dell’uccisione mafiosa di Giuseppe Fava.

Obiettivo del tema proposto, «apri la finestra sulla tua città e raccontaci dove vedi la mafia, l’illegalità e le ingiustizie», la sensibilizzare degli studenti alla conoscenza e all’approfondimento delle tematiche legate all’illegalità, la corruzione e il contrasto alle mafie, partendo dall’osservazione e descrizione del territorio in cui vivono.

Sono stati presentati ventiquattro elaborati, cartacei e audivisivi. Al primo posto si è classificata la classe VA dell’IOS Angelo Musco di Catania con il video «Sommersi», per aver raccontato sul campo, in modo crudo e coinvolgente, uno spaccato della propria realtà territoriale, attraverso le voci dei testimoni e con un linguaggio efficace e mai banale. Un lavoro perfettamente coerente con lo spirito e l’esempio di Pippo Fava.

La VA dell’IOS Angelo Musco di Catania, prima classificata con il video «Sommersi», con la Presidente della Fondazione Fava

Secondo classificato lo studente Salvo Tropea del Liceo Leonardo di Giarre (CT) con l’elaborato «Condanna all’innocenza» che, con grande sensibilità, ha personalmente letto.

Al terzo posto gli Studenti del Giornalino “La Fenice” dell’Istituto Giuseppe Mazzini di Vittoria (RG), con il video «Verità per Daouda». I due video premiati sono stati proiettati in sala riscuotendo lunghi e calorosi applausi dai presenti.

La classe prima classificata avrà l’opportunità di partecipare ad un laboratorio di scrittura giornalistica presso la Scuola di scrittura Itaca. Il secondo e il terzo classificato potranno svolgere un tirocinio gratuito presso il Megafono.org, organo di informazione online.

Salvo Tropea del Liceo Leonardo di Giarre (CT), legge il suo «Condanna all’innocenza»

Hanno infine ricevuto una menzione speciale lo studente Lorenzo Palagonia del Liceo Terenzio Mamiani di Palermo per «La mia Mafia»; la studentessa Lavinia Fucà del Liceo Empedocle di Agrigento per «Stefano Pompeo, una vita spezzata dall’ingiustizia»; classe I B IPSEOA del Pestalozzi di Catania per «Ecco il nostro quartiere: Librino»; gli studenti Sofia Lombardo e Alessandro D’Arpa del Liceo Benedetto Croce di Palermo per «L’eredità del coraggio»; lo studente Michele Candura dell’I.I.S. Alessandro Volta di Caltanissetta per «Ora tocca a noi»; la studentessa Elisa Serio dell’I.I.S. Luigi Failla Tedaldi di Castelbuono (PA) per «Una storia esemplare, come troppo poco spesso accade nella nostra terra»; la studentessa Chiara Odette Sgroi del Liceo Leonardo di Giarre (CT) per «L’ombra del consenso».

Numerosi i consensi e gli apprezzamenti di studenti e docenti che, sottolineando l’importanza educativa della proposta concorsuale e l’impegno entusiasta dei ragazzi nel realizzarla, hanno auspicato una sempre maggiore diffusione di eventi simili.

Concludendo la giornata, visibilmente soddisfatta, Francesca Andreozzi ha ricordato come l’iniziativa odierna si lega strettamente e a quella realizzata dieci anni or sono dall’allora Presidente Elena Fava e dal MIUR, e si è impegnata a proseguire sul cammino iniziato.

copertina LA PASSIONE DEL COMPRENDERE

COMPRENDERE IL TEATRO DI GIUSEPPE FAVA

LA PASSIONE DEL COMPRENDERE (arte, politica e teatro di Giuseppe Fava), un importante volume di approfondimento, curato con grande passione da Pierlorenzo Randazzo, titolare di un Dottorato di ricerca in Musica e Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma,  su input della mentore Anna Sica.

Sei saggi di rilievo per comprendere l’ostracismo che subì Fava da parte della letteratura siciliana accreditata, sino alla definizione di essere solo un «rumoroso e fastidioso estraneo!». Ostracismo che, perdurando anche dopo l’assassinio, divenne quasi una seconda esecuzione postuma.

Per comprendere l’intenso rapporto che legò Fava drammaturgo al teatro Stabile di Catania, del quale fu l’autore ufficiale negli anni della direzione di Mario Giusti, con personaggi ideati e perfettamente ritagliati sulle caratteristiche recitative e anche fisiche degli attori dello Stabile catanese. Per comprendere Turi Ferro, indimenticato interprete di Fava, uno degli ultimi attori ad adottare il sistema declamatorio proprio della drammatica metodo italiano.

Per comprendere l’amletismo e l’acre colore delle parole dei testi faviani.

Per comprendere la «scena rivoluzionaria» di Fava che, liberato dai vincoli della cronaca, porta sulla scena il fulcro della sua analisi sociologica etica, politica e sociale affinché il lettore/spettatore divenga consapevole della condizione sociale, politica e morale in cui vive, e riceva gli strumenti per una rivoluzione delle coscienze.

Speranza che in Fava non venne mai meno!

EVENTO

PRG ST GF

UNA STATUA DI GIUSEPPE FAVA A PALAZZOLO ACREIDE

DONA ADESSO

Un crowdfunding, una raccolta dal basso per una memoria perpetua di Giuseppe Fava.

A cavallo di due importanti ricorrenze, il quarantennale dell’uccisione e il centenario della nascita di Giuseppe Fava, a Palazzolo Acreide matura l’idea di fare memoria mediante una statua urbana dell’intellettuale palazzolese.

Il Coordinamento Fava recepisce l’idea e se ne fa carico coinvolgendo la Fondazione Fava alla quale viene dato mandato di avviare le varie procedure organizzative.

Il Comune concede in concessione perpetua il suolo pubblico, venogono contattati cinque Maestri Scultori di chiara fama, e li si invita a presentare il loro progetto per «un’opera che ricordi Fava senza celebrarlo; e dunque la semplicità di Fava, la sua antica abitudine a non atteggiarsi mai, la sua dimensione di uomo e di intellettuale che si ritrovano insieme senza sforzo. Una rappresentazione scultorea di Fava che induca a rivolgergli la parola, più che a offrirgli corone di fiori

Una Commissione composta da rappresentanti della famiglia Fava, della Fondazione Fava e del Comune di Palazzolo Acreide, e da due Professori dell’Accademia delle Belle Arti di Catania e Siracusa ha scelto il progetto del Maestro Giuseppe Agnello che raffigura Fava seduto su una panchina di piazza Nigro a Palazzolo, che scrive sul suo taccuino con lo sguardo rivolto al Liceo Platone.

Un fil rouge di sensazioni e sentimenti, con lo sguardo e il pensiero di Fava rivolto agli studenti che nel Liceo sono educati e, di ritorno, la possibilità che gli studenti hanno, dalle finestre del loro Liceo, di guardare la statua col pensiero rivolto al loro illustre concittadino e ai suoi insegnamenti.

Il costo totale del progetto (IVA inclusa) è di 52.460,00 €.

Confidiamo nel sostegno delle Istituzioni, in primis il Comune di Palazzolo Acreide, di Enti e Società, ma soprattutto di tutti gli estimatori di Giuseppe Fava.

L’obiettivo del crowdfunding è la raccolta di 15.860,00 € che copriranno le spese della modellazione in argilla.

Donate adesso cliccando sul link sottostante

https://www.laboriusa.com/campaigns/larte-di-ricordare/